L'out of stock, detta anche rottura di stock, si verifica quando si esauriscono le scorte di un articolo in magazzino o nel punto vendita.
Una cattiva gestione dello stock, causa il rischio di una diminuzione delle vendite e del fatturato e, se continua per un lungo periodo, può portare danni al commerciante per quanto riguarda la sua immagine aziendale e dal punto di vista econimico causa perdita clienti.
Per evitare queste spiacevoli situazioni, è molto importante conservare in magazzino una scorta di sicurezza, chiamata anche buffer stock così da mettersi al sicuro in tal caso ci fossero variazioni della domanda o ci fosse un ritardo nella consegna della merce.
Cosa determina la rottura di stock?
La rottura di stock, non sempre è data da un'inefficenza del commerciante o dalla gestione del magazzino. Molto spesso riguarda le seguenti cause:
- Improvviso aumento della domanda: le richieste di un determinato articolo aumentano cogliendo le imprese alla sprovvista;
- Previsione errata della domanda: quando le attività fanno previsioni sbagliate sulla domanda di un prodotto da parte di un consumatore e prendono meno scorte in magazzino;
- incoerenza dell'inventario: la rottura di stock è data anche da una contabilità sbagliata portata nell'inventario, quindi tra i dati dell'inventario e l'effettiva presenza di merci in magazzino;
- Ritardo nel trasporto;
- Ritardi di consegne da parte dei fornitori.
Come evitare la rottura di stock?
In ogni punto vendita e in ogni mercato moderno, capita purtroppo che si verifichi la rottura di stock. Per ottenere previsioni più accurate ed evitare la rottura è importante tener sempre presente che:
- In ogni previsione di domanda, bisogna prevedere un margine di errore;
- È molto importante conoscere alla perfezione il ciclo di vita di ogni prodotto;
- Bisogna pianificare le azioni necessarie per identificare i picchi di richieste legati alla stagionalità e gestirli con successo.
Quindi, per evitare la rottura di stock, è importante avere sempre il controllo dell'inventario e avere un'ampia visione delle merci in stock nei magazzini, così facendo si riesce a minimizzare gli errori e gli sprechi per un'eventuale boom di richieste.
Ci sono degli indicatori di attività che riguardano la gestione dell'inventario e che servono ad individuare le negligenze presenti nei processi di stoccaggio ed evitare una rottura di stock. A questo proposito, per avere un monitoraggio migliore delle scorte è importante sapere che:
- Il reorder point (punto di riordino): serve a prevenire l'esaurimento delle scorte segnalandoti quando le scorte sono in esaurimento;
- L'indice di rotazione delle scorte: Indica con che frequenza le merci entrano ed escono dal magazzino ed è utile sia per il calcolo delle quantità di scorte di prodotti, sia quanta superficie occupano;
- il Buffer stock: È la quantità di merci che si ha a disposizione quando si presentano degli imprevisti inaspettati.
La gestione delle scorte è un processo fondamentale per tener sotto controllo il materiale che passa dal magazzino. L'obiettivo della gestione delle scorte è quello di riuscire a gestire al meglio la merce, per non arrivare alla rottura e garantire al consumatore la disponibilità dei prodotti nei punti vendita.
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